La scomparsa di Luciano Pellicani rappresenta la perdita di un punto di riferimento per quanti credono nella libertà di pensiero e nella lotta ad ogni tipo di totalitarismo.
Le teorie Pellicani, sociologo, giornalista e docente universitario erano non conformi al pensiero unico, coraggiose, liberali ed orientate al riformismo.
Proprio con la sua attività di docente universitario, in particolare presso la Luiss Guido Carli di Roma, ha contribuito alla formazione culturale di diverse generazioni di studenti che hanno seguito le sue lezioni appassionate e colte.
Sempre disponibile al confronto laico ed onesto sull’evoluzione della società e della politica, ha lasciato alcuni saggi che sono stati fondamentali per tracciare i profili della società aperta ed individuare i rischi a cui questa è costantemente esposta: basta ricordare “Dalla società chiusa alla società aperta”, “Lenin e Hitler: i due volti dell’antitotalitarismo”, “Dalla città sacra alla città secolare”, “La genesi del capitalismo e le origini della modernità”.
Il Centro Studi Occidentali lo ricorda con commozione e fisserà la sua opera intellettuale come baluardo a difesa dei principi di libertà, uguaglianza e solidarietà ed a tutela della democrazia liberale.